1.
La revisione dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale tiene conto:
a) del rispetto della dignità della persona;
b) nei limiti della sostenibilità economica, della necessità di perseguire politiche volte a favorire, ove possibile, la permanenza del cittadino nel proprio contesto di vita;
c) della necessaria formazione continua per promuovere le competenze delle risorse umane, in coerenza con le linee strategiche del Servizio sanitario regionale e con i livelli di efficacia;
d) della necessità di ottimizzare l'uso in rete delle tecnologie e dell'informatica;
e) della ricerca sistematica di appropriatezza delle funzioni sanitarie delle strutture della rete del Servizio sanitario regionale;
f) della distinzione tra prestazioni sanitarie urgenti e prestazioni sanitarie di elezione;
g) della coerenza del rapporto tra volumi di prestazioni erogate, procedure sanitarie e dimensionamento delle strutture di erogazione sia pubbliche che private;
h) della congruità dei volumi di attività per equipe professionale e del miglioramento degli esiti delle cure e della sicurezza dei pazienti cittadini;
i) dell'adeguatezza delle modalità di integrazione tra le varie discipline inerenti i percorsi clinici delle patologie a maggior incidenza e prevalenza;
j) della necessità di ridurre l'istituzionalizzazione di anziani e minori;
k) dell'adeguatezza delle modalità di terapia e assistenza organizzate per intensità di cura;
l) del riconoscimento delle prerogative degli enti locali, tramite i relativi organismi di rappresentanza, in materia di pianificazione e programmazione sanitaria e sociosanitaria;
m) del ruolo del distretto nel coinvolgimento dei cittadini nei processi di assistenza;
n) della necessità di risposte integrate nei settori sociosanitario e socioassistenziale;
o) della necessità di attivare strumenti atti al coinvolgimento attivo dei contesti di vita;
p) della necessità di garantire risposte adeguate alle patologie di lunga durata;
q) della necessità di ricercare forme di domiciliarietà innovative e qualificare l'offerta della residenzialità.