1. La Regione svolge funzioni di programmazione e di coordinamento degli interventi e dei soggetti che operano per la realizzazione delle politiche giovanili al fine di perseguire l'integrazione delle politiche di protezione sociale, sanitarie, abitative, educative, formative, del lavoro, culturali, dei trasporti, ambientali, urbanistiche, sportive e del tempo libero, e altri interventi finalizzati al miglioramento della condizione giovanile. La Regione persegue i seguenti obiettivi:
a) sostenere servizi per l'autonomia, il tempo libero, lo sport, la socializzazione, la creatività giovanile, tenuto conto anche delle attività integrative sviluppate in ambito scolastico e universitario;
b) promuovere e sostenere interventi orientati alla partecipazione, alla cittadinanza attiva e all'effettivo inserimento dei giovani nella società, con particolare riguardo al mondo del lavoro, delle professioni e dell'imprenditorialità, incentivando la creazione di attività economiche;
c) contrastare le forme di disagio e di devianza dei giovani con progetti e iniziative di prevenzione dei comportamenti a rischio;
d) promuovere interventi in campo informativo, formativo e sociale funzionali alla prosecuzione degli studi per una scolarità piena dopo l'obbligo;
e) promuovere servizi socio assistenziali e sanitari volti alla prevenzione dei fattori di rischio, all'educazione, alla salute, all'informazione in campo sessuale e alla sicurezza stradale;
f) favorire l'aggregazione e l'associazionismo tra i giovani, promuovendo reti tra enti senza fine di lucro e aggregazioni giovanili, come definite all'articolo 2, comma 1;
g) valorizzare la creatività e le produzioni culturali e artistiche dei giovani mediante l'organizzazione e la partecipazione a eventi artistici, favorendo l'incontro tra produzione artistico-creativa e società, e promuovendo la realizzazione di banche dati e raccolte nelle diverse discipline;
h) promuovere le politiche della pace, l'interculturalità, la mobilità e gli scambi internazionali tra giovani;
i) sostenere le attività di volontariato e di servizio civile;
j) riconoscere le pari opportunità, anche con attenzione al rispetto tra i generi e dell'orientamento sessuale al fine di prevenire discriminazioni e violenze;
k) sostenere la formazione specifica degli operatori impegnati nell'attuazione delle politiche giovanili.